La Carta Etica di Toscana Pet Friendly è il documento in cui sono enunciati i principi alla base del nostro lavoro e sui quali moduliamo tutte le nostre azioni. Per noi l’animale domestico è parte attiva del viaggio e vero e proprio compagno del viaggiatore, un inseparabile membro della famiglia con tempi e stati emotivi che vanno sempre tenuti in considerazione. L’ esperienza e la formazione annuale di tutti i componenti del progetto sono alla base delle attenzioni e dell’amore che dedichiamo ai nostri amici a quattro zampe e che desideriamo trasmettere a tutti gli amanti degli animali. Toscana Pet Friendly è nato con l’obiettivo di rendere realtà il sogno di poter sempre viaggiare con i nostri inseparabili amici al nostro fianco ed è il risultato dell’unione di due passioni incomparabili ma conciliabili come i viaggi e gli animali.

PARADIGMA TEORICO

  1. 1-  L’animale domestico non è un oggetto, ma un soggetto: come tale va riconosciuto parte attiva del viaggio e compagno del viaggiatore.
  2. 2-  L’animale domestico ha una relazione soggettiva e una risposta individuale all’ambiente che lo ospita: non tutti i cani hanno le medesime necessità.
  3. 3-  Il cane in viaggio è in uno stato emotivo particolare: tolto dall’ambiente a lui familiare, il suo unico riferimento è il proprietario. Questo aspetto va considerato nel rapportarsi a lui, soprattutto nei momenti di distacco dal proprietario (dog sitting, pensione,..)

APPROCCIO PRATICO

  1. 1-  Il cane che accompagna il viaggiatore va approcciato in concordanza con i suoi tempi e i suoi stati emotivi: prima di toccare, accarezzare, e fare attività con il cane attendere che sia lui ad avvicinarsi, prendere fiducia e aprirsi al contatto sociale e fisico.
  2. 2-  In caso di pet sitting, in assenza del proprietario, assicurarsi delle abitudini del cane, facendo prima una breve una passeggiata con il proprietario come riferimento.
  3. 3-  Accertarsi dello stato fisico del cane, di eventuali allergie e intolleranze alimentari e affrontare un piccolo colloquio di presentazione reciproca con il proprietario, prima di intraprendere qualsiasi attività.
  4. 4-  Nelle attività proposte ai viaggiatori/turisti (lezioni pratiche, prove sportive, dog trekking, …) rifiutare l’utilizzo del collare a strozzo. Eventualmente (se indossato dal cane per volere esplicito del proprietario) informare dei danni psicologici e fisici che esso può arrecare al cane.
  5. 5-  Utilizzare il principio del rinforzo positivo, e mai della punizione. Diffondere il più possibile una cultura cinofila che punti sulla comprensione delle motivazioni del cane e non sulla modifica coercitiva di comportamenti e atteggiamenti.

QUALIFICHE ED ESPERIENZE PROFESSIONALI

  1. 1-  Le associazioni cinofile che partecipano al progetto sono regolarmente iscritte al CONI e vantano un’esperienza di almeno due anni nell’organizzazione e gestione di eventi cinofili.
  2. 2-  Gli operatori/educatori che partecipano al progetto hanno compiuto studi professionali in materia cinofila, in scuole riconosciute a livello nazionale e di matrice non coercitiva. Vantano inoltre un’esperienza lavorativa di almeno due anni.

CODICE DEONTOLOGICO

  1. 1-  Le associazioni, gli operatori e gli educatori che partecipano al progetto lavorano in rete e non in concorrenza tra loro.
  2. 2-  Per ogni provincia della Toscana è individuato un referente (associazione o singolo), che avrà la responsabilità di organizzare, gestire e realizzare il progetto nella sua parte cinotecnica, in accordo con il capofila del progetto, solo entro i confini della provincia di appartenenza.